Alla ricerca dell’"eroe silenzioso” della finanza

17/04/2023

Vi presentiamo il ventiduenne Giuseppe Provenzano, un aspirante economista palermitano che spera un giorno di aiutare i responsabili delle politiche monetarie e fiscali dedicandosi alla ricerca economica, che lui definisce "l'eroe silenzioso" dei sistemi finanziari. Grazie al sostegno della Fondazione Dompé, Giuseppe frequenta oggi il Master in Scienze economiche e sociali alla Bocconi, un percorso di studi che gli permettà di prepararsi al meglio per la sua futura carriera. Curiosi di saperne di più? Ecco la nostra intervista.

Cosa significa per te aver vinto la borsa di studio della Fondazione Dompé?

Questa borsa di studio è innanzitutto la ricompensa per il duro lavoro svolto nel corso della triennale. Inoltre, ha avuto un effetto davvero potente su di me in termini di motivazione quotidiana: mi spinge, ogni giorno, a dare del mio meglio.

Perché hai scelto di intraprendere il Master in Scienze Economiche e Sociali?

Ho scelto il Master in Scienze economiche e sociali perché fornisce agli studenti gli strumenti quantitativi e metodologici per poter condurre ricerche economiche altamente rigorose e all'avanguardia, che è ciò a cui voglio dedicarmi in futuro.

Perché la ricerca economica è importante oggi?

Definirei la ricerca economica come un "eroe silenzioso" grazie al quale i responsabili delle politiche monetarie e fiscali possono operare senza problemi e il sistema finanziario può rimanere solido. I problemi, invece, sorgono quando le decisioni politiche vengono prese in base al sentimento generale o a interessi individuali, trascurando, quindi, i suggerimenti forniti dall'evidenza. In conclusione, direi che la conoscenza e la competenza nella raccolta, elaborazione e interpretazione dei dati economici sono necessarie affinché l'"eroe silenzioso" possa svolgere efficacemente il proprio lavoro.

Se potessi uscire a cena con qualsiasi persona al mondo, morta o in vita, chi sceglieresti?

Se potessi scegliere una persona con cui uscire a cena, sarebbe Friedrich Nietzsche. Sono sempre stato affascinato dal suo pensiero e mi piacerebbe molto ascoltarlo direttamente dalla bocca del “cavallo.” Tra i vari concetti che ha proposto, il più interessante per me è quello dell’eterna ricorrenza, che suggerisce che gli individui dovrebbero vivere la loro vita in modo tale da sperimentare ogni momento al’infinito. E se potessi scegliere un momento da rivivere più volte, sarebbe sicuramente giocare a calcio con la mia sorellina. Ha 11 anni, le ho insegnato a giocare a calcio quando ne aveva tre, e ora è molto più brava di me: continueremo sempre a dedicarci a questa attività che ci tiene uniti.

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Economic and Social Sciences