La chiave per dei trattamenti rivoluzionari? Lo studio dei meccanismi molecolari delle malattie
Vi presentiamo Miriam Minervini, un’appassionata studentessa di 24 anni, originaria della Puglia e iscritta al Master in Biotecnologie Mediche e Medicina Molecolare presso l’Università di Bari. Vincitrice di una borsa di studio della Fondazione Dompé nel 2021, Miriam sogna di contribuire un giorno alla comprensione dei meccanismi molecolari delle malattie per aprire la strada a trattamenti innovativi. Leggete la nostra intervista per scoprire di più sul suo percorso e i suoi progetti futuri.
Perché hai scelto il Master in Biotecnologie Mediche e Medicina Molecolare?
Non mi fermo mai alla superficie delle cose: mi entusiasma andare a fondo, comprendere i particolari. Questa curiosità mi ha spinto a scegliere – dopo la triennale in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche - il Master in Biotecnologie Mediche e Medicina Molecolare all’Università di Bari. Trovo molto affascinante studiare e comprendere i meccanismi complessi che regolano la vita, ma soprattutto scoprire cosa accade quando questo intricato sistema di ingranaggi si inceppa.
Cosa sogni di diventare?
Sogno di lavorare nel mondo della ricerca: mi entusiasma la possibilità di poter contribuire alla comprensione dei meccanismi molecolari delle malattie, soprattutto quelle neoplastiche, e quindi di poter avere un ruolo attivo nello sviluppo di trattamenti innovativi.
Raccontaci del tuo tirocinio
Ho iniziato il mio stage qui all’Università di Bari nel marzo 2023. Il mio compito è studiare il ruolo che specifiche molecole svolgono nel contesto tumorale, con l'obiettivo di sviluppare approcci diagnostici e terapeutici più efficaci. Quello che amo di questo lavoro è il senso di realizzazione che provo dopo ogni esperimento: ogni volta, sono consapevole di essere un passo più vicino alla risposta che cerco.
Rivelaci una cosa nella tua lista dei desideri
Vorrei aiutare a creare più opportunità di lavoro nella mia terra, la Puglia. Spero che in futuro questa regione si possa arricchire di tutti quei talenti che oggi sentono la necessità di andare altrove per non rinunciare alle proprie aspirazioni.
Quali sono i tre aggettivi che ti descrivono meglio?
Appassionata: mi dedico a tutto quello che faccio con grande slancio e dedizione.
Ambiziosa: mi piace sognare in grande.
Tenace: lavoro infaticabilmente per raggiungere i traguardi che mi sono prefissa.
Qual é la tua più grande debolezza?
Sono molto esigente con me stessa: non mi concedo la possibilità di sbagliare e sono poco indulgente quando questo accade. Sebbene riconosca che questo aspetto della mia personalità mi sproni a migliorare continuamente, è molto faticoso essere all’altezza degli standard che io stessa mi impongo e godere a pieno dei traguardi che raggiungo.
Chi è il tuo modello di riferimento?
Senza dubbio i miei genitori. Mi hanno insegnato che l’impegno e la dedizione sono fondamentali nel proprio lavoro, e che se si ha passione per ciò che si fa si può superare qualsiasi ostacolo.
Cosa ha significato per te la borsa di studio della Fondazione Dompé?
La borsa di studio della Fondazione Dompé è stata per me un trampolino fondamentale verso il raggiungemento dei miei obiettivi. Inoltre, è stata uno stimolo costante a lavorare sempre meglio.