Dal palcoscenico al laboratorio: le passioni di Anna
La sua prima passione è stata la danza classica. Coltivata con dedizione sin dai suoi quattro anni, le ha insegnato il valore della disciplina, della precisione e della memorizzazione. Il secondo amore, invece, lo ha conosciuto più recentemente e ha a che fare con l’innovazione, la ricerca e la prevenzione. Vi presentiamo Anna Scopelliti, un’ambiziosa studentessa di Biotecnologie Mediche e farmaceutiche all'Università degli Studi di Pavia e orgogliosa beneficiaria di una borsa di studio della Fondazione Dompé.
Qual è il tuo motto?
Il motto a cui faccio riferimento è «Ad maiora semper», che letteralmente significa «verso cose più grandi», proprio perché è quello che mi auguro nella vita.
Cosa ami di più del tuo percorso di laurea?
Della mia laurea mi piace soprattutto il fatto che offra una preparazione multidisciplinare. Amo avere una visione completa di tutti gli argomenti affrontati in aula. Ad esempio, quando studiamo le diverse patologie, cerchiamo di indagare e capire quali possano essere le diverse cure farmacologiche. Inoltre, mi piace anche il lato pratico: passiamo molto tempo in laboratorio e questo mi da la possibilità di mettermi in gioco.
Cosa significano per te le biotecnologie mediche e farmaceutiche?
Per me le biotecnologie mediche e farmaceutiche sono sinonimo di innovazione, ricerca ma, soprattutto, prevenzione.
Il tuo hobby preferito
L’hobby che ho sempre praticato è la danza, infatti ballo sin da quando ho quattro anni. La amo in tutti i suoi generi, ma un posto speciale nel mio cuore lo ha la danza classica. Ti da disciplina e ti insegna il valore della precisione e della memorizzazione. Purtroppo, non ballo più con la frequenza che vorrei, ma cerco sempre di ritagliarmi del tempo per mettermi sulle mie amate punte.
I tre obiettivi che vorresti raggiungere quest’anno
Sono varie le cose che mi piacerebbe fare e realizzare quest’anno. Innanzitutto, dopo la laurea, mi piacerebbe fare un’esperienza lavorativa presso un’azienda farmaceutica e, di conseguenza, poter ottenere indipendenza economica e autonomia. Inoltre, non escludo l’idea di iniziare un Master di secondo livello così da poter specializzarmi sempre di più nell’ambito delle biotecnologie.
Qual è il lavoro dei tuoi sogni?
Il lavoro dei miei sogni sarebbe quello di poter fondare una startup biotecnologica avente come obiettivo lo sviluppo di farmaci per curare tutte quelle patologie che purtroppo, al giorno d’oggi, non presentano ancora una cura.
La tua reazione quando hai scoperto di aver vinto la borsa di studio
Appena ho saputo di aver vinto la borsa di studio della Fondazione Dompé, oltre che commossa e sorpresa, mi sono sentita soprattutto orgogliosa e anche valorizzata perché sono stata scelta tra tanti candidati.