Dagli studi classici alla scienza dei dati: un percorso inaspettato
Nonostante abbia studiato greco e latino al liceo, Rocco Gazzaneo ha optato per una laurea scientifica all'università, il che può sembrare inusuale. Tuttavia, ci rivela che sono stati proprio gli studi classici ad aver influenzato la sua scelta di laurea. Studente del Master of Science in Data Science and Business Analytics alla Bocconi e vincitore del "Fondazione Dompé student Award", Rocco condivide la sua storia nella nostra intervista.
Ci racconti un po’ di te?
Sono Rocco, ho 22 anni e frequento il Master of Science in Data Science and Business Analytics in Bocconi. Ho deciso di intraprendere questo percorso di studi perché durante la triennale in Economics Management and Computer Science mi sono accorto di essere appassionato al Machine Learning, la materia che si occupa dell’utilizzo di algoritmi per fare previsioni. Mi ha affascinato la sua potenziale applicazione a tantissimi settori diversi: dall’Economia alla Finanza, dall’Arte alla Musica.
In cosa consiste il tuo corso di laurea?
Il Master fornisce una solida base nella Statistica Teorica e Applicata e nell'Apprendimento automatico. Questi insegnamenti sono essenziali per identificare modelli e metodi efficaci per l'analisi dei dati. L’obiettivo è formare delle figure che riescano a orientare i processi decisionali delle aziende e delle istituzioni attraverso la previsione di dati, resa possibile, ad esempio, dall’utilizzo di algoritmi di Intelligenza Artificiale.
Perché hai scelto di intraprendere questo percorso?
Forse non ci si aspetta che un ragazzo diplomato al classico scelga un percorso scientifico, ma sono stati proprio i miei studi liceali ad avermi portato su questa strada. Oltre che abituarmi a un rigoroso metodo di studio, il classico mi ha reso una persona curiosa di tante cose - di arte, musica e poesia - e la mia curiosità ha spiccato il volo quando ho capito il ruolo che la Matematica e la Scienza avrebbero potuto avere in questi ambiti. Il Master concilia perfettamente il mio interesse all’innovazione e alle discipline scientifiche con il mio lato creativo.
Cosa ami di più del tuo programma di studi?
Certamente i continui stimoli che ricevo non solo dai professori ma anche dai compagni di studio, i miei amici, con cui sono cresciuto come persona e che mi spingono a dare il meglio.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Conclusi gli studi, mi piacerebbe cominciare a lavorare in un’azienda nell’ambito della Computer Vision e, quindi, dedicarmi all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale alle immagini. Per esempio, in ambito medico, mi viene in mente lo sviluppo di algoritmi che riescono a diagnosticare precocemente le malattie della pelle; nell’ambito dell’agricoltura, invece, l’utilizzo dell’AI per rilevare, molto prima rispetto all’uomo, i sottili cambiamenti nelle colture.