Cellule staminali e SLA: il percorso di Berkiye Sonustun al Weill Cornell Institute

04/06/2024

Berkiye Sonustun è una neuroscienziata turco-cipriota di 28 anni con una visione molto chiara del suo futuro. Il suo obiettivo è approfondire la nostra comprensione del cervello, concentrandosi in particolare sulla SLA, e poter sviluppare un giorno trattamenti per le più complesse malattie neurodegenerative. Attualmente iscritta alla Weill Cornell Graduate School of Medical Sciences, dove si sta specializzando in Biologia delle Cellule Staminali, Berkiye è stata selezionata nel 2022 come una dei 14 beneficiari del Programma di Borse di Studio Rita Levi Montalcini, un progetto lanciato dalla Fondazione Dompé nel 2021 per sostenere l’istruzione universitaria di studenti di master, dottorandi e post-doc in neuroscienze e neurobiologia negli Stati Uniti. Leggete l’intervista per scoprire di più sugli interessi accademici di Berkiye, le sue esperienze imprenditoriali, i successi personali e molto altro ancora.

 

Descriviti in una parola

Resiliente. Durante il master, un problema tecnico sul pc ha cancellato mesi di dati. Invece di scoraggiarmi, sono ripartita da zero ottenendo risultati addirittura migliori di prima. Questa esperienza mi ha insegnato il valore della resilienza nella ricerca.

 

Perché hai scelto la Weill Cornell Graduate School of Medical Sciences?

Ho scelto di specializzarmi alla Weill Cornell per la sua ottima reputazione, le opportunità di ricerca all'avanguardia e l'eccellente educazione medica. L'ambiente collaborativo dell'istituto favorisce l'apprendimento interdisciplinare, stimolando il confronto con prospettive diverse e l’ampliamento dei propri orizzonti intellettuali. Inoltre, la sua posizione strategica a New York offre accesso a grandi risorse, inclusi i migliori ospedali e centri di ricerca, che arricchiranno il mio percorso accademico e professionale.

 

Per quale motivo hai scelto di concentrarti sullo studio delle cellule staminali?

Ho scelto di intraprendere un dottorato in neuroscienze con un focus sulla biologia delle cellule staminali perché mi permette non solo di esplorare i meccanismi alla base dei disturbi neurologici, un'area di ricerca che mi appassiona particolarmente, ma anche di sviluppare terapie innovative. Inoltre, la natura interdisciplinare di questo programma mi da la possibilità di far dialogare tra loro varie discipline scientifiche, promuovendo una comprensione olistica dello sviluppo e della riparazione neurale.

Cosa speri di realizzare dal punto di vista professionale?

Il mio obiettivo è favorire l’avanzamento della comprensione del cervello e tradurre i risultati della ricerca in applicazioni cliniche finalizzate alla cura di malattie neurodegenerative complesse.

Mi piacerebbe, in particolare, concentrarmi sullo sviluppo di farmaci per la SLA, un'area con un bisogno clinico gravemente insoddisfatto.

 

Raccontami di un successo personale di cui sei orgogliosa

Sono la prima e unica persona turco-cipriota ad aver lavorato alla Mayo Clinic, un ospedale di prim'ordine che ospita ricercatori di fama mondiale. Ho avuto l'opportunità di collaborare con mentori straordinari, che hanno ulteriormente alimentato la mia passione per la scienza e supportato il mio percorso di ricerca. Nel dipartimento di ricerca lavorano persone provenienti da molti paesi diversi, ma nessuno tra questi era turco-cipriota, fino a quando non mi sono unita come Assistente di Ricerca.

 

Cosa significa per te aver vinto la borsa di studio della Fondazione Dompé intitolata a Rita Levi Montalcini?

La borsa di studio Rita Levi Montalcini ha un enorme significato per me perchè mi permette di onorare l’eredità di una donna eccezionale. La sua determinazione e il suo spirito pionieristico continuano a ispirare i ricercatori di oggi. Voglio impegnarmi a farmi guidare dai valori di perseveranza ed eccellenza che hanno definito il percorso di questa stimata Premio Nobel.

 

Come hai reagito quando hai scoperto di aver ottenuto questa opportunità?

Quando ho scoperto di aver vinto la borsa di studio, mi sono sentita pervasa da un rinnovato senso di motivazione e scopo. La notizia non solo ha alleviato le mie preoccupazioni finanziarie, ma mi ha anche dato la forza di perseguire i miei obiettivi di ricerca con maggior vigore. Festeggiare questo successo con i miei mentori, amici e familiari è stato un momento di profonda gioia e soddisfazione.

Raccontaci un'esperienza imprenditoriale che è stata molto significativa per te

Oltre ad aver ricevuto la borsa di studio della Fondazione Dompé, ho assssvuto l’onore di essere tra i beneficiari della Cornell’s Life Sciences Technology Innovation Fellowship. Con altri due studenti, sto lavorando alla creazione di una startup nel campo delle scienze della vita, sfruttando i nostri diversi background in biologia, ingegneria e business. Questa esperienza mi sta insegnando il valore della collaborazione interdisciplinare e della comunicazione efficace in un team, così come gli aspetti fondamentali del lancio di una startup, come ad esempio la ricerca di mercato, lo sviluppo del prodotto e le strategie di raccolta fondi.

 

Cosa ti appassiona, a parte la scienza?

Allenarmi e mantenere uno stile di vita attivo: sono molto attenta al benessere e all'invecchiamento sano.

 

Cosa c’è in cima alla tua lista dei desideri?

Vorrei davvero visitare il Giappone. Sono affascinata dal suo ricco patrimonio culturale, dalle città vivaci... e sono una grande fan della loro cucina.

 

Qual è il miglior consiglio che tu abbia mai ricevuto?

"La fortuna viene dal duro lavoro". Questo è un detto che mio padre ripeteva sempre a me e a mia sorella, e ne ho fatto tesoro nella vita privata e professionale.

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