La sfida: padroneggiare le Biomedical Omics

03/06/2021

Vi presentiamo Manuel Lessi, uno studente ambizioso che ha scoperto la passione per le scienze umane ai tempi del liceo e, da lì, non si è più guardato indietro! Il desiderio di contribuire al progresso tecnologico e di lavorare in un settore in continua evoluzione, lo ha spinto a scegliere la Laurea Triennale in Biotecnologie Mediche. Grazie a una borsa di studio della Fondazione Dompé, Manuel frequenta la Laurea Magistrale in Biomedical Omics presso La Statale di Milano. Per saperne di più sui suoi studi e sui suoi obiettivi, leggete la nostra intervista.

Mi chiamo Manuel Lessi, ho 23 anni e vivo in un piccolo paese in provincia di Como. Mi sono appassionato al mondo delle Scienze Umane durante gli anni del liceo linguistico, mi affascinava la loro complessità. In più, mi ero reso conto di volermi mettere in gioco con qualcosa di davvero stimolante e dare un contributo al progresso tecnologico. Per questo motivo, mi sono iscritto alla triennale in Biotecnologie Mediche presso l’Università degli Studi dell’Insubria; attualmente frequento il master in Biomedical Omics presso La Statale di Milano.

Prima di tutto, per il piano di studi: leggendo la descrizione del corso, ho subito capito che questo percorso mi avrebbe aiutato ad approfondire i miei interessi scientifici e tecnologici in maniera esaustiva. Poi, per la metodologia di insegnamento: impari a capire fino in fondo quello che stai studiando e ad applicare le conoscenze acquisite. Infine, per lo stampo internazionale; infatti, il master è svolto in collaborazione con l’Istituto Europeo di Oncologia.

La sua multidisciplinarietà. Il percorso di studi infatti non si limita allo studio della Biologia in tutti i suoi aspetti, ma include anche corsi importantissimi come Data Management, Bioinformatica, Gestione del Laboratorio, Proprietà Intellettuale e Bioetica. In questo modo, abbiamo una visione a 360 gradi del complesso panorama scientifico e di tutte le sue professioni.

Mi piacerebbe moltissimo fare un’esperienza lavorativa in Giappone: mi incuriosisce la sua cultura; inoltre, ci sono istituzioni di un altissimo profilo scientifico lì! In futuro, vorrei anche provare a lanciare una startup nell’ambito delle biotecnologie e della medicina personalizzata.

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