A Pavia passione ed eccellenza spingono le life sciences
A metà degli anni 30’ l’Europa era in subbuglio ma anche vivacissima sul fronte scientifico. Alan Turing lavorava alla macchina che lo avrebbe reso celebre, mentre a Pavia insegnava Giulio Natta, che una ventina di anni dopo avrebbe vinto il Nobel per la chimica per la scoperta del polipropilene. Tra i suoi studenti, un giovane Franco Dompé che appena quattro anni dopo la sua laurea in Chimica e Farmacia, conseguita nel 1936, lancia la sua “start-up”: Dompé farmaceutici. Oggi la storia di Dompé si intreccia nuovamente con quella dell’ateneo, anche se in circostanze del tutto diverse. È proprio nella storica Aula Foscolo, nel Palazzo Centrale dell’Università, che alla fine di novembre Sergio Dompé, figlio di Franco, ha incontrato 10 studenti, su 12 complessivi, vincitori di una borsa di studio della Fondazione Dompé a Pavia.
È a partire dal secondo anno di attività che la Fondazione ha scelto di coinvolgere l’Università di Pavia nel proprio programma di borse di studio, volto a sostenere gli studenti universitari nelle discipline STEM. Nello specifico, a Pavia, il sostegno economico della Fondazione è destinato ogni anno ai quattro giovani più promettenti iscritti alla laurea magistrale in Medical and Pharmaceutical Biotechnologies. “Un rapporto - quello tra la nostra famiglia e l’Università di Pavia - che ho scelto di rinnovare non solo per il legame affettivo, ma anche e soprattutto per la qualità e l’eccellenza che da sempre contraddistinguono l’ateneo nell’ambito della scienza e della ricerca” ha comunicato Sergio Dompé durante il suo intervento in aula.
Fil-rouge degli interventi che si sono susseguiti nel corso dell’incontro, il ruolo centrale della passione per il proprio successo universitario e professionale. È stata la passione – ci ha ricordato Renata Crotti, Professoressa di Storia della Farmacia e Segretario Generale dell’Associazione Laureati a Pavia – a portare Franco Dompé a fondare, praticamente neolaureato, la sua casa farmaceutica. È stata sempre la passione a permettere alla borsista Anna Scopelliti – che nel corso dell’evento è stata accolta nel Dompé Alumni Network – di completare cum laude il proprio percorso magistrale. Ed è ancora una volta questo il sentimento che Sergio Dompé ha ereditato da suo padre e che si è augurato coltivino con intensità gli studenti che hanno partecipato all’incontro.