Sognando il camice bianco: Luca Acerbi e la ricerca sul cancro

26/07/2024

Luca Acerbi è sempre stato affascinato dal camice bianco. Mentre da bambino sognava di diventare veterinario, crescendo ha indirizzato le sue ambizioni verso la ricerca in campo oncologico. Nel 2022, la Fondazione Dompé gli ha assegnato una borsa di studio per sostenere il suo percorso di laurea magistrale in Biomedical Omics presso l'Università degli Studi di Milano, un programma all'avanguardia e multidisciplinare che mira a fornire ai suoi studenti una conoscenza approfondita delle scienze omiche. Attualmente impegnato in uno stage all'interno del gruppo di ricerca del Professor Pece presso l'Istituto Europeo di Oncologia, Luca condivide in questa intervista il suo percorso accademico, le passioni al fuori del laboratorio, e molto altro.


Puoi presentarti brevemente?

Ciao Sono Luca, ho 24 anni, sono di Milano e studio Biomedical Omics. Fin da piccolo mi sarei visto indossare un camice bianco. Inizialmente volevo fare il veterinario, poi mi sono visto dottore e, infine, oggi faccio il ricercatore. Di questi ambiti mi piace l'approccio scientifico alla realtà e il modo di comprenderla.


Che cosa apprezzi di più del tuo percorso di laurea?

Credo che il corso in Biomedical Omics mi stia preparando al meglio per la mia futura carriera nella ricerca oncologica grazie al suo approccio multidisciplinare.


Raccontaci qualcosa del tuo tirocinio

Sto svolgendo un tirocinio presso l'Istituto Europeo di Oncologia nel gruppo del professor Pece, dove si va a indagare la struttura spaziale del tumore alla vescica tramite il sequenziamento dei trascritti di mRNA. Sarà un tirocino che dura un anno e ha delle forti implicazioni sia sulla clinica che sulla diagnostica.


Fuori dal laboratorio, quali sono le tue passioni?

Al di là della scienza mi piace andare in montagna e camminare: sono due passioni che porto avanti con due miei amici, Nicolò ed Edoardo, che conosco da molto tempo.


Qual è il miglior consiglio che ti sia mai stato dato?

Il miglior consiglio che mi sia mai stato dato è arrivato dal mio capo scout, quando avevo 12 anni ed è: “Non esiste buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento.”


Come hai reagito quando hai scoperto di aver vinto la borsa di studio Fondazione Dompé?

Quando ho scoperto di aver vinto la borsa di studio è stata immediatamente una grandissima gioia. Riceverla è stato un grande input per avere una motivazione in più e puntare sempre in alto.

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