Molecular biotechnology: how atomes influence the macro-world
Si è innamorato della Chimica dei sistemi biologici da adolescente, nel corso di un lungo soggiorno in Somalia. Un'esperienza che lo ha segnato profondamente, aprendo la sua mente a nuovi orizzonti, stimolando il suo interesse verso lo studio della Vita e delle molecole. Ecco la nostra intervista a Roberto Fattorusso, Professore di Chimica Generale all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli ed esperto in Biotecnologie Molecolari.
Si può presentare brevemente?
Mi chiamo Roberto Fattorusso, sono nato a Napoli e sono professore ordinario di Chimica Generale all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Lavoro a Caserta, al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche. Insegno Chimica Generale alla Federico II. Dal punto di vista scientifico, mi occupo di studiare la struttura e le interazioni delle proteine, che sono le molecole più incredibili ed evolute sulla Terra e probabilmente nell’intero Universo.
Chi o cosa l’ha spinta ad avvicinarsi alla Chimica?
Nel corso della mia adolescenza, ho trascorso circa un anno in Somalia, un paese africano eccezionale, dove ho avuto la possibilità di incontrare un mondo straordinario, diversissimo da quello in cui ero cresciuto. Da questa esperienza, è nato il desiderio di imparare a conoscere la Vita degli esseri viventi e degli uomini, e soprattutto di cercare di comprenderli a livello molecolare. Così è nata la mia passione per la Chimica, in particolare per la Chimica dei sistemi biologici.
In cosa consiste la Biotecnologia Molecolare?
Le biotecnologie sono delle tecnologie che permettono all’uomo di usare sistemi viventi o parti di sistemi viventi per produrre ricchezza, beni o per fare stare meglio le persone. In realtà, l’uomo utilizza biotecnologie da sempre: pensiamo al pane, al vino, al formaggio; sono prodotti biotecnologici. Oggi, però, è possibile utilizzare pezzi di molecole per produrre ricchezza, per fare del bene. Si pensi al vaccino mRNA: è un tipico prodotto biotecnologico molecolare. Questa è la Biotecnologia Molecolare ed è una scienza estremamente potente e utile per l’uomo.
Qual è la cosa che più la affascina di questa branca della Biologia?
La possibilità che hanno le molecole e gli atomi di influire su ciò che è macroscopico. Considero questa correlazione tra micro e macro un punto fondamentale dell’Universo, ma ne siamo poco consci perché siamo macroscopici e viviamo in un mondo macroscopico. Però il mondo macroscopico è determinato dalle molecole che lo costituiscono, e nelle Biotecnologie Molecolari questa correlazione appare evidente.
Spesso si dice che l’Italia non sia in grado di trattenere i propri talenti. Perché ha scelto di rimanere qui?
Perché il mio paese, l’Italia, mi ha dato la possibilità di rimanere offrendomi una posizione di professore, Considero una grande sfida quella di contribuire alla crescita di nuove strutture. Il mio ateneo, quando ho iniziato a lavorarci, era stato fondato da pochi anni, e riuscire a creare una nuova scuola di chimici a Caserta per noi ha rappresentato una soddisfazione enorme.