Decifrare il DNA: la passione di Giulia Maria Massoni per le biotecnologie, la terapia cellulare e la riproduzione umana 

18/02/2025

Concluso da poco il percorso di Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche presso l'Università di Pavia, Giulia Maria Massoni – guidata dalla sua curiosità e dalla passione per la terapia cellulare e la riproduzione umana – aspira a trasformare la ricerca in laboratorio in soluzioni concrete per l’infertilità. Vincitrice della borsa di studio della Fondazione Dompé nel 2022, ha apprezzato soprattutto l’approccio pratico del suo percorso accademico, che le ha permesso di mettersi in gioco lavorando con modelli di “danio zebrato” durante il suo tirocinio presso il laboratorio di Patologie Scheletriche. Ma Giulia è molto più di una semplice scienziata e ricercatrice: quando non è in laboratorio è impegnata nei suoi svariati hobby, come il nuoto, la lettura e l’uncinetto. Scopriamo insieme il suo percorso, segnato da determinazione e ambizione.  

 

Quanto sono rilevanti oggi le Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche?  

Le biotecnologie mediche sono fondamentali per approfondire la nostra comprensione delle malattie a livello molecolare, consentendo lo sviluppo di terapie mirate per condizioni che, attualmente, non dispongono di cure efficaci. L’importanza di queste tecnologie è emersa chiaramente durante la pandemia di COVID-19, quando le biotecnologie mediche hanno reso possibile lo sviluppo rapido dei vaccini. Questo dimostra come tali innovazioni possano rispondere efficacemente alle crisi sanitarie globali e migliorare la salute pubblica.  

 

Ti sei laureata al Master in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche presso l’Università di Pavia nel 2024. Cosa hai amato di più del tuo percorso di studi?  

Ho apprezzato particolarmente le attività di laboratorio offerte dal mio corso di studio, nonché il mio tirocinio presso il laboratorio di Patologie Scheletriche poiché, essendo le biotecnologie un campo molto pratico, si tratta di esperienze che mi hanno permesso di sviluppare competenze reali e applicabili. A differenza degli studi triennali, che offrivano poche opportunità pratiche, questa laurea magistrale ha previsto un’intensa formazione sperimentale che ho trovato estremamente gratificante.  

 

Quali erano le tue materie preferite?  

Le mie materie preferite erano terapia cellulare e riproduzione umana.  

La terapia cellulare mi ha affascinata per il suo potenziale nell’utilizzo delle cellule staminali per trattamenti personalizzati. La possibilità di correggere mutazioni specifiche per ripristinare una funzione compromessa è innovativa e piena di promesse.  

Per quanto riguarda la riproduzione umana, sono affascinata dalle complessità della produzione dei gameti, sin dai miei studi triennali. Trovo incredibile come un singolo ovulo fecondato possa svilupparsi in un embrione. Inoltre, l’infertilità è una problematica che incide profondamente sulla vita di molte persone ed è un campo in cui c’è ancora molto da esplorare al fine di comprenderne le cause e sviluppare trattamenti efficaci.  

 

Quali sono i tuoi punti di forza? E di debolezza?  

I miei punti di forza sono la mia grande capacità organizzativa e la disciplina: molto utili per studiare in maniera efficace e nel rispetto delle scadenze.  

Come debolezza, invece, tendo a dubitare di me stessa e a mettermi costantemente in discussione, anche quando so di essere all’altezza. Tuttavia, è qualcosa su cui sto lavorando.  

 

Se potessi scegliere un superpotere, quale sarebbe?  

La telecinesi sarebbe incredibilmente utile in laboratorio! Immaginate di poter afferrare strumenti o materiali senza dover lasciare la postazione di lavoro: mi farebbe risparmiare un sacco di tempo. Inoltre, potrebbe migliorare la precisione in operazioni delicate, come il pipettaggio, e ridurre il rischio di contaminazione, rendendo gli esperimenti più fluidi ed efficienti.  

 

Tre obiettivi che vorresti raggiungere quest’anno?  

In primo luogo, concludere con successo il Master che ho appena iniziato, ovvero “Biologia e Biotecnologie della riproduzione: dalla ricerca alla clinica”, che si concentra sulle biotecnologie riproduttive.  

Secondo, spero di svolgere un tirocinio stimolante in laboratorio o nell’industria farmaceutica per acquisire esperienza pratica e costruire relazioni professionali.  

Infine, voglio dedicare tempo alla preparazione dell’Esame di Stato per ottenere il titolo di Biologa e completare la mia formazione professionale.  

 

Quali sono gli hobby a cui non rinunceresti mai?  

Lettura, nuoto e uncinetto sono passioni alle quali non potrei mai rinunciare.   

La lettura è sempre stata una via per rilassarmi ed evadere verso nuovi mondi. Ne sono appassionata sin da quando ero bambina, grazie alle fiabe che mi leggeva sempre mia nonna. 

Il nuoto è una costante nella mia vita: mi ha insegnato disciplina e resilienza. È il mio modo per scaricare lo stress e mantenermi attiva.  

L’uncinetto, invece, è un hobby recente, ma me ne sono innamorata subito. È rilassante e mi permette di creare qualcosa di tangibile, come sciarpe o piccoli peluche.  

 

Parlaci di un’esperienza di tirocinio significativa  

Ho svolto il mio tirocinio nel laboratorio di Patologie Scheletriche, che si occupa principalmente di osteogenesi imperfetta – una malattia genetica che rende le ossa estremamente fragili – utilizzando modelli di topo e di un pesce chiamato “danio zebrato”.  

Ho lavorato con il team di ricerca sul danio zebrato, affiancando una dottoranda nel suo progetto. Le mie responsabilità erano suddivise in due aree principali: studiare gli embrioni di questo particolare pesce per una parte del progetto e condurre esperimenti di clonaggio batterico per produrre vettori di espressione.  

Ciò che ho trovato più gratificante è stata la natura pratica dell’esperienza e la quantità di cose che ho imparato durante il tirocinio.  

 

Cosa significa per te la borsa di studio della Fondazione Dompé?  

Questa borsa di studio ha un grande valore per me: è un riconoscimento del supporto che i miei genitori mi hanno sempre dato e dei sacrifici che ho affrontato per raggiungere i miei obiettivi.  

Più di ogni altra cosa, però, rappresenta una conferma del mio impegno e della mia dedizione agli studi e alle mie aspirazioni future.  

Condividi questo articolo

Article image
Biotechnologies